Il futuro dell’installazione: aspetti tecnologici importanti per la professione (parte seconda)

7/12/2018 10:50:00
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Il futuro dell’installazione: aspetti tecnologici importanti per la professione (parte seconda)

Analizzare il passato per capire il presente e progettare il futuro: avvicendamenti tecnologici verso il futuro. 

Parlando di installatori di sistemi di comunicazione, tradizionalmente ci riferiamo all’installatore di “antenne” e poi all’installatore che portava nella casa il “telefono”. Due competenze diverse, due mondi diversi, due “piattaforme” diverse.



Dall’antenna la “radio”, poi dal 1954 la TV analogica terrestre (PAL) per arrivare alla fine degli anni ’80 con la Tv analogica satellitare: spuntano sui balconi le prime “padelle”, nascono problematiche per gli impianti centralizzati si propongono soluzioni talvolta limitate e parziali (chi si ricorda della IF-IF?). Ma Tv e decoder sat sono gli apparati con i quali l’utente riesce a convivere.

Analogamente dal doppino telefonico, la borchia con la presa (un lusso pure la seconda) e si installa il telefono.

Poi è arrivata la comunicazione digitale

Dall’antenna sat arriva MPEG2/4 che trasportato dal DVB-S/S2 cambia in modo radicale il mondo della TV: qualità, 3D, HDTV, oggi 4K. Dal 2012 anche la TV terrestre diventa MPEG2/4 trasportata dal DVB-T e oggi sta diventando DVBT2 e arriverà HEVC nel 2022.

Anche la rete telefonica analogica inizia a trasportare segnali digitali attraverso la “banda larga” con ASDL che poi diventa più ampia con ADSL2+: l’installatore telefonico oltre che il telefono installa anche un “modem” che attiva la “il primo ciclo internet” per navigazione Web ed e-mail (1990 – 2005)

Poi entriamo nel “secondo ciclo internet” (ADSL2+) la banda si allarga per dare sempre più spazio allo streaming video, video on demand. Ma la codifica utilizzata è sempre MPEG anche se in “forma adattiva” (si adatta alla banda utilizzabile al momento sia dal collegamento che dall’apparato utilizzato per la riproduzione). MPEG diviene quindi un elemento comune che mette in stretta relazione la bada larga e il mondo TV digitale!

Oggi ci stiamo affacciando al “terzo ciclo internet” dove, anno dopo anno, incrementa in modo esponenziale la richiesta di banda: la rete si adegua e diventa a banda “ultra larga”. Così la vecchia rete telefonica sta diventando completamente “ottica” con tecnologia FTTH e protocollo IP. Perché nella piattaforma TLC il futuro sarà “sempre più video” e magari “on line” e non solo “streaming”, con realtà virtuale aumentata, 4K e così via.

La evoluzione nelle reti cablate TLC si specchia anche nel mondo delle reti wireless e FWA attraverso il 4G e 5G con protocollo IP.

Ecco dunque che i fornitori di servizi dati, telefonia, video, broadcasters, stanno proponendo sempre più servizi “multipiattaforma”: veicolabili in parallelo su strade diverse (rete FTTH, Satellite, Tv terrestre, reti wireless), e integrando funzionalità diverse ma contemporanee per una fruizione “multiscreen”.

Ecco allora che le due piattaforme TV e TLC di anni orsono sono diventate un’unica piattaforma e la rete diventa una struttura unica che può aggregare canali diversi con portanti fisici diversi: non si parla più di rete TV o rete TLC ma unica rete che la legge definisce delle “comunicazioni elettroniche”.

Questo scenario dovrà però trovare un suo completamento a livello utente. Significa per il cittadino la possibilità di accesso ai servizi della rete indipendente dalla tipologia di terminale, o dall’utilizzo contemporaneo di terminali diversi ma sulla stessa applicazione, o dal luogo in cui si trova.

Naturalmente l’ambiente “casa” è tra i luoghi dove maggiormente si ha “necessità di accesso alla comunicazione” in senso completo e quindi l’impiantistica di edificio e di appartamento o di ufficio, o commerciale, o di accoglienza turistica… deve avere un ruolo “fondamentale” nel consentire la risposta a queste esigenze. Indipendentemente dai servizi, dalle piattaforme o dal canale di accesso (antenna, cavo, fibra, …)

Aspetti tecnologici che non sono sicuramente semplici da affrontare, soprattutto in modo integrato, ma non impossibili.

Costituiscono, invece, una grande opportunità professionale.

Lo sforzo richiesto è quello di “arricchire” il proprio bagaglio di conoscenza a partire da quello che ciascuno è, dalle proprie competenze acquisite. Serve aggiungere nuovi tasselli che siano una “garanzia” professionale per lavorare in questo affascinante mondo della convergenza tecnologica.

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N.d.r.: nella prossima newsletter la parte terza: “le piattaforme si integrano sicuramente nella mente dell’utente”.