La diffusione di IoT cambia la professionalità del tecnico di comunicazioni elettroniche

12/1/2016 11:30:00
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La diffusione di IoT cambia la professionalità del tecnico di comunicazioni elettroniche
Il futuro professionale del tecnico installatore sta nella capacità di gestire “intelligenza distribuita” e le “nuove applicazioni” che con essa si vengono a generare: è il mondo definito IoT (Internet of Things). Questo passaggio porta il tecnico ad affrontare in modo nuovo l’approccio all’impiantistica poiché deve essere capace di rendere disponibili le applicazioni passando da una tecnologia fondata sull’infrastruttura fisica a quella basata sulle applicazioni.

Cisco stima che oggi circa 10 miliardi di oggetti siano interconnessi che quindi danno la dimensione attuale del mondo IoT ma si prevede che possano diventare oltre 50 miliardi nel 2020.
La tecnologia di connessione prevalente è quella cellulare, per cui ad inizio 2013 gli oggetti risultavano connessi grazie a 370 milioni di SIM M2M (Machine-to-machine), che potrebbero diventare 1,7 miliardi nel 2017.

Il macrosistema IoT, popolato da “oggetti intelligenti capaci di inter-operare tra loro attraverso un “Internet delle cose” (IoT), si sviluppa su aree applicative verticali: Pubblica Amministrazione, automotive, smart meter (sensoristica), ehealth (salute e medicina), Energia, Finanza, Industria 4.0, commercio, … (vedi immagine)

Così, per esempio, il concetto della Smart City si appoggia su queste aree verticali e le fa proprie in modo trasversale abbracciandole “orizzontalmente”. La Smart City diviene così la chiave abilitante di servizi come:
• infomobilità e mobilità urbana integrata,
• gestione intelligente dei rifiuti urbani e illuminazione,
• logistica delle merci,
• servizi ai cittadini,
• controllo e monitoraggio ambientale
• GESTIONE DELLA VITA DI EDIFICIO quale parte integrante di quella dalla città sia come applicazioni che come supporto logistico
Infatti nella Smart City gli EDIFICI costituiscono uno degli elementi strutturali fondamentali insieme alle strade, alle aree verdi, alla distribuzione di servizi energetici, al trasporto pubblico, alla gestione dei rifiuti e così via.
La regolamentazione edilizia diviene quindi elemento imprescindibile per l’evoluzione della città verso la Smart City.
A questo ha provveduto la legge 164/2014 che modificando il DPR sulla regolamentazione edilizia rende obbligatoria per le nuove licenze edilizie rilasciate dopo il 1 luglio 2015 la predisposizione delle infrastrutture e la realizzazione dell’unico impianto passivo multiservizio in Fibra Ottica su cui appoggiare tutta la comunicazione elettronica di edificio e tutte le applicazioni digitali necessarie alla vita degli abitanti e dell’edificio stesso.
Progettisti, installatori, in sintonia con la Pubblica Amministrazione, devono poter disporre delle conoscenze necessarie a sviluppare nell’edificio la soluzione impiantistica “integrata” nell’unico impianto di distribuzione dei servizi di comunicazione e meglio ancora delle applicazioni che attraverso esso possono essere messe al servizio dei cittadini e della città.
Occorre acquisire una nuova mentalità di approccio alle tecnologie elettroniche di edificio in modo da rendere possibile quella unica rete “smart” che dovrà essere progettata, di volta in volta, in funzione delle applicazioni necessarie e/o richieste nell’immobile.
Proprio da questo nasce l’esigenza di una professionalità innovativa: la soluzione tecnica proposta dovrà passare da una tecnologia che fino ad oggi era “fondata sull’infrastruttura fisica” ad un nuovo approccio tecnologico “basato sulle applicazioni”.
Infatti la tecnologia della Informazione e Comunicazione (ICT) ormai non è più soltanto “comunicazione elettronica”, ma è diventato il principale generatore di nuovi servizi che migliorano la qualità della vita attraverso oggetti che siano dotati di una loro “intelligenza”.
I consumatori, dal canto loro, chiedono applicazioni più facili, più divertenti e più sicure: l’evoluzione tecnologica, la convergenza di diverse piattaforme e i nuovi servizi a loro indirizzati richiedono oggi una nuova visione anche per l’impiantistica civile ed industriale
In questa logica il “tecnico 3.0” costituisce quindi una figura professionale di primissimo piano, a cui il cittadino può con fiducia affidarsi per rispondere a queste nuove esigenze.
eCletticaLab mette a disposizione dei tecnici la propria esperienza maturata nella sperimentazione di “integrazione di impianto” un laboratorio sperimentale unico in Italia dedicato alle “tecniche di integrazione di impianto” che consente di realizzare l’unica infrastruttura multiservizio e multi-operatore in fibra ottica e su di essa implementare applicazioni reali durante la formazione dagli stessi partecipanti.
Questo consente il raggiungimento di una ottima preparazione che coadiuvata da consulenza diretta post-formazione vi consentirà di operare immediatamente sul vostro mercato come tecnico 3.0.
Avanti con coraggio!